27 novembre 2007
Bella come il culo della padella
Dopo averne sentito parlare in radio e dopo aver visto il servizio del Tg 5, ho passato la serata a cercare ovunque questa notizia, forse per distogliere l’attenzione da Chi l’ha visto che mi ha fatto tanta tanta paura.
Pare che le donne passino una decina d’anni durante la vita davanti allo specchio, nell’atto di indecidersi su cosa mettere e nella fase di trucco parrucco. Se la donna media britannica, che diciamocelo è un po’ zozzina e non c’ha neanche il bidè, ci mette i tempi indicati, io penso di metterci almeno 35 anni.
La mia lentezza mattutina fa innervosire anche me, senza parlare di quella del Venerdì sera, che ben conoscono coloro i quali mi aspettano al bar. E tutto questo perchè? Sarei meglio acqua e sapone, molto chihuahuesco? Ochciali sempre invece che le odiose lenti a contatto? Pelle raggrinzita sul gomito invece che morbidamente idratato? Capello selvaggio invece che piastrato? Calze non esattamente in tinta con la suola della scarpa. Bho? Penso che persevererò nel mio consapevole errore piuttosto che non essere riconosciuta per strada se passolo solo 5 minuti in bagno la mattina.
27 novembre 2007 at 11:42
allora cosa sono una DF arrufata?
o in ciwawa steroidato?
27 novembre 2007 at 12:01
le donne passano la VITA a pensare che proiezione di se stesse percepiscono gli altri.
Con “altri” intendo anche specchi, vetrine, riflessi sui cellulari!
la frangia arruffata dall’umidità è un problema insormontabile.
LEBOSCHI, tu sei un giocatore di RUGBY in un corpo di donna!
27 novembre 2007 at 12:08
io i 35 anni di vostre piastre e smalti per le unghie li trascorro nel masturbarmi.
visto che secondo l’indagine Taxxiana le altre non lo fanno, io probabilmente non mi sono mai incipriata, piastrata i capelli e smaltata le unghie perché intenta a curare il clitoride.
ognuno predilige le parti del corpo che ama di più.
m
27 novembre 2007 at 12:10
se l’uso sviluppa l’organo, con tutto il daffare che racconti, ormai al posto del clitoride ti trovi 30 cm di protuberanza sospetta!
segui anche una cura ormonale equilibrante?
27 novembre 2007 at 12:13
se fosse così, Taxxino, allora a te ti ci attaccano gli addobbi per natale, alla tua appendice…
m
ps io sono più Darwiniana che Lamarckiana.
27 novembre 2007 at 12:19
quindi l’unica certezza è che il clitoride non si estinguerà se la selezione naturale non troverà di meglio?
comunque perder tempo ad idratarsi i gomiti è veramente patologico!
27 novembre 2007 at 12:29
no, taxxo.
la certezza darwiniana è l’impossibilità per una donna focomelica di continuare la specie, non riuscendo ad arrivare a stimolarsi il clitoride.
dai, sù, basta, che devo lavurà…
m
ps intanto qui si sente in continuazione ‘stiamo per girare, silenzio!’ e gli umarell si accalcano vociando a vedere da vicino coliandro. ed io a tutto volume sto ascoltando la mia radio personale su http://www.lastfm.it
27 novembre 2007 at 12:33
Io mi specchio anche nello schermo spento della tv e sovente mi faccio paura
stefi
27 novembre 2007 at 12:36
Io odio il liscio perfetto, quando le parrucchiere mi scorticano il cuoio capelluto divento davvero Mirko Bergamasco 😉
e le persone impeccabili?
La cura mi piace ma le persone impeccabili, le trovo inquietanti, un pò come una natura morta.
27 novembre 2007 at 12:50
le coppie più belle le vedi al ristorante…
lei che si osserva nel riflesso del cucchiaio da brodo… lui che si gratta la barba con la forchetta da pesce!
poi lui si offende perchè “in un locale di classe non ti danno neppure la carta dei vini!!”
27 novembre 2007 at 13:00
@ Io_Malo : sei la mia donna ideale …
27 novembre 2007 at 13:09
anche tu, Bufalo, sei la mia donna ideale.
appena ti operi, ci mettiamo insieme. ok?
m
27 novembre 2007 at 13:17
comunicazione di servizio:
@io_malo:
la pappa è pronta
stefi
27 novembre 2007 at 13:40
…
27 novembre 2007 at 14:00
“comunque perder tempo ad idratarsi i gomiti è veramente patologico!”
Ne riparliano quando incontrerai una che ti scortica con una gomitata. Ci sono cose che si danno per sottintese e si apprezzano solo quando non le hai più…
Aiuola, hai tutta la mia solidarietà :-))
27 novembre 2007 at 14:25
io mi specchio anche nella cucitrice che ho sulla scrivania…
27 novembre 2007 at 14:29
comunque sono passata adesso dal Pratello e c’è un operatore rosso riccioluto con la giacca di velluto, credo sia un cameraman, i miei preferiti.
27 novembre 2007 at 14:31
io mi specchio anche nella cucitrice che ho sulla scrivania…
Io ho la grandissima disgrazia di avere un mobiletto a specchio di fianco alla scrivania. Sapeste quanto sono bella mentre parlo al telefono con i clienti 😉
27 novembre 2007 at 14:49
“io i 35 anni di vostre piastre e smalti per le unghie li trascorro nel masturbarmi”
forse c’è un rapporto di causa effetto fra A e B
27 novembre 2007 at 14:53
“io a tutto volume sto ascoltando la mia radio personale su http://www.lastfm.it”
non ho istallato twitter apposta per non dover leggere di queste modesti spaccati di vita
27 novembre 2007 at 14:55
“la frangia arruffata dall’umidità è un problema insormontabile”
basta una depilazione pubica per risolvere il problema
27 novembre 2007 at 15:02
OT approfitto per chiedere se qualcuno di voi ha visto recentemente la “ragazza” della foto, è da un pezzo che non la vedo più al Pratello e mi sto preoccupando…
27 novembre 2007 at 15:05
un sacco che non la vedo nemmeno io.
però non ho notizie nemmeno da altri.
m
27 novembre 2007 at 15:06
Certi figoni non me li faccio scappare, ma la cara TITTI non l’ho mai vista!
27 novembre 2007 at 15:08
Non so chi sia la ragazza della foto, ma m’ispira una vecchia barzelletta: “menta forte…”
27 novembre 2007 at 15:19
nel film ‘Paris DaBar’ è quella che dice una verità assoluta: che quando ci sentiamo fighe, piacciamo a tutto il mondo, e quando ci sentiamo delle merde, non ci fila neanche l’amico di nostro fratello (che di solito è uno sfigato segaiolo). anche se visivamente siam sempre le stesse. banale, ma sacrosanto.
m
27 novembre 2007 at 15:38
Il peggio è quando, dopo 20 minuti davanti allo specchio la amttina, esci e ti dicono: “Ma come stai bene struccata!”.
Cfr quanto è successo a me stamattina.
è frustrante.
27 novembre 2007 at 15:48
A me uno che frequentava casa mia perchè amico di coinquilina, una sara, ad una festa, non mi ha riconsociuto, visto l’abbibigliamento casalingo che ero usa portare.
Aeiouy
27 novembre 2007 at 16:18
L’abbigliamento da casa per me non esiste: con un pigiama vecchio e stinto o con una tuta mi sento subito casalinga disperata!
massimo della casalinghitudine è la vestaglia di raso cinese che fa molto Cercasi Susan Disperatamente…non possiedo neanche ciabatte: porto le hawaianas d’estate e gli ugg d’inverno…
27 novembre 2007 at 16:19
Ma te sei troppo avanti.
Io dentro casa divento la più disperata delle casalinghe.
E’ per quello che sto meglio sola.
Aeiouy
27 novembre 2007 at 16:34
@Eulalia
La vestaglia di raso fa ‘casalinga disperata in attesa dell’idraulico’.
In abbinamento agli ugg fa ‘casalinga disperata che passa troppo spesso davanti al mobile bar’ :-))
Scherzi a parte, anche a me sarebbe piaciuto un abbigliamento eccentrico da casa. Ho un paio di tuniche marocchine ricamate complete di babbucce originali, e una vestaglia cinese ad hoc…
Però sono poco pratiche e alla fine se devo stare scomoda tanto vale uscire.
T-shirt e braghe della tuta sono una dignitosa via di mezzo…
27 novembre 2007 at 16:37
Infatti. Specie se devi spostare cartoni e combattere con i gatti di polvere.
Aeiouy
27 novembre 2007 at 16:41
io avevo una inquietante tutina gialla…
a tutti quelli che entravano facevo la mossa alla Bruce Lee, sfregandomi il naso…
poi è arrivato Kill Bill rovinando tutto….
27 novembre 2007 at 16:42
e io che vivevo nel mito di immaginarvi in baby-doll, 2 gocce di chanel, o grembiulate con coroncina da cameriera ma completamente nude sotto.
sfatato questo, concentrerò i miei pensieri e le mie perversioni sul Papa paonazzo in volto, con la vena gonfia alla tempia che si sforza in bagno.
27 novembre 2007 at 16:53
@Tazza
wuatà!
(l’urlodimaudeterrorizzal’occidente)
27 novembre 2007 at 17:02
dimenticavo…vestaglia di raso cinese con drago dietro…che fa molto rockstar a riposo altro che casalinga!!!
@maude
io ho anche un’altra vestaglia, da cuoco giapponese: me la mettevo imitando il numero di John Belushi “cuoco di sushi” del Satuirday Night Live…anche a me Kill Bill ha rovinato la scenetta…adesso tutti mi dicono: “bella, sembri Hattori Hanzo”
27 novembre 2007 at 17:15
Io ho una vestaglia di seta di mio padre, fantasia jacquard, troppo leziosa per come mi sento quando varco la soglia di casa.
Aeiouy
27 novembre 2007 at 17:51
samurai sushi…
http://it.youtube.com/watch?v=lBx5sRtZXaA&feature=related
27 novembre 2007 at 21:26
@ EulaliaDolfi : m’hai fatto ridere a crepapelle, il video l’avevo già visto al Biografilm.
E poi piangere con questo.
28 novembre 2007 at 09:52
la gente della notte – Jovanotti:
…fornai e pasticceri, fotomodelle,
di notte le ragazze sembrano tutte belle,
e a volte becchi una, in discoteca,
la rivedi la mattina e ti sembra una strega,
la notte fa il suo gioco e serve anche a quello
a far sembrare tutto, tutto un po’ più bello…
28 novembre 2007 at 10:07
FILOSOFO !!
28 novembre 2007 at 10:10
E genete della notte,infatti, fa parte del repertorio delle SHOPPING CREW!
Aeiouy
28 novembre 2007 at 10:41
citazione coltissima taxxo!;-)
ma se una ti sembra una velina in discoteca
e la mattina dopo un mostro,
non è a causa del trucco
ma dell’alcool…
28 novembre 2007 at 10:45
pane al pane…
mi era venuta in mente ieri ma non ricordavo il titolo.
oggi, casualmente, l’hanno trasmessa in radio!
28 novembre 2007 at 11:46
Io in casa sono un vero e proprio schifo (non che fuori…) perchè parto con una mise abbastanza passabile, tipo magliettina aderente, pantalone della tuta a vita bassa e largo in fondo, magari intonato (un po’ ci provo) poi passano le ore, mi viene freddo e comincio a stratificare che neanche le ere geologiche possono tanto… felpa 1, felpa 2 sopra la felpa 1, calzettone 1, calzettone 2 sopra il calzettone 1, poi mi vengono le scalmane e mi faccio la coda, poi la frangetta mi dà noia e mi metto il cerchietto, poi se proprio è una temperatura (per me) polare, sono usa arrotolarmi in una copertina scozzese beige-marrone in pile.
28 novembre 2007 at 12:19
Ho capito che per le DF non esiste libertà neppure fra rassicuranti mura di casa.
28 novembre 2007 at 12:53
posso testimoniare che l’Aiuola è chic anche di prima mattina (verso le 10) ti ho vista stamattina che attraversavi via RIzzoli e io passavo con il 13 🙂
OT per Errenovenove: ma te non dovevi passare stamattina verso le 11 con un termos di caffè?!!
28 novembre 2007 at 12:57
Infatti mi sveglio alle 7.30!
Scherzo, oggi sveglia alle 8.30 e capelli tirati via perchè zozzi e da tagliare…
Cmq, grazie per lo chic! Lo apprezzo tantissimo…
Aeiouy
28 novembre 2007 at 13:37
@emiliana: già.. mi spiace, ma è servito prima che arrivassi dalle tue parti !
Cmq se passi di qua ne prendiamo uno assieme.
28 novembre 2007 at 23:55
Io me la ricordo dai TEMPI quella tipa… cmnq me pare si emigrata tempo fa…