Dalla parte delle donne
23 aprile 2008
In questi giorni in cui si fa un gran parlare, anche in modo strumentale, della sicurezza delle donne, compare in radio una pubblicità veramente offensiva per noi donne. Il prodotto in questione è la Skoda Roomster. In poche parole si parla di donne vittime di guardoni che se però hanno la ‘sta macchina del cacchio, devono star tranquille, il guardone non guarda loro bensì la vettura.
Ma io dico, sarò forse dotata di scarsissimo senso dell’ironia, forse, e non sono neanche una femminista estrema ma si puo’ pubblicizzare un’auto giocando sul senso di insicurezza che puo’ avere una donna mentre entra in macchina? Sarà che nei film ci sono sempre quelle scene in cui in un qualche parcheggio sotterraneo, le donne vengono aggredite in quel preciso momento ma anche nella nostra vita di tutti i giorni di capita di andare a prendere la macchina in posti isolati, bui o capita di essere semplicemente sole.
Come si puo’ fare una pubblicità del genere?
23 aprile 2008 at 11:03
Non l’ho vista la pubblicità, ma io mi chiudo a chiave in macchina a tutti i semafori…non è che io sia particolarmente paranoica, ma credo che noi donne siamo ritenute bersagli facili e quindi la prudenza non è mai troppa…
23 aprile 2008 at 11:13
una pubblicità del genere è frutto della mente di qualche pubblicitario vecchio stile, senza una particolare dote di creatività, che gli dovrebbe essere richiesta, e con una concezione preistorica per noi donne.
la medesima specie di pubblicitario crea pubblicità come quella della Saratoga (tutte le volte che la vedo spaccherei la tv) e del Mulino Bianco, dove si vede la famigliuola felice, con babbo e figli che escono per andare al lavoro e a scuola e la donna STA A CASA: ma dove?? in quale film è ancora così??
sai che c’è? c’è che purtoppo, nel 2008, ci sono ancora MOLTISSIMI uomini che vedono la donna un oggetto sessuale, una madre o una creaturina fragile..
poveri illusi.
23 aprile 2008 at 11:39
Vedi che nella pubblicità si parla di una COPPIA che sta trombando in macchina… mica de una donna sola che si aggiusta le calze…
23 aprile 2008 at 11:46
mmmmmmm,sarà, ma sarai d’accordo un pochetto con me che sti pubblicitari vecchio stile hanno rotto???
23 aprile 2008 at 11:50
@estel
lavorando nel campo, posso dirti che il sesso è la cosa che fa vendere QUALUNQUE prodotto, a parte forse i pannolini e gli omogeneizzati (ma non ne sarei così sicura).
Che vuoi farci, tiriamo a campare anche noi 😉
23 aprile 2008 at 11:51
Hawà, io ti parlo di quella radiofonica. Quella in tv non l’ho vista.
Aeiouy
23 aprile 2008 at 11:56
poi se nesce un Rutelli che propone il braccialetto elttronico per le donne… ma!
ma ci è o ci fa?
23 aprile 2008 at 12:05
un braccialetto elettrico? magari che ci da la scossa se parliamo troppo? ;-D
23 aprile 2008 at 12:26
lo so, eu, che ilsesso fa vendere e tanto: tu nella pubblicità ci stai lavorando, io ci sto facendo un master.
fatto sta che ancora nn mi rassegno: forse, quando mi darà il pane tutti i giorni mi piegherò, ora gioco ancora a fare la moralista..;)
23 aprile 2008 at 13:01
OK, come da articolo, il copy della campagna radio è una donna…
23 aprile 2008 at 13:04
CHI: meglio di una donna può interpretare i vostri probblemi, le vostre ansie e ppaure??? (he he…)
23 aprile 2008 at 13:32
la macchina in questioe è uuuurenda!!!
23 aprile 2008 at 13:37
“io ti parlo di quella radiofonica. Quella in tv non l’ho vista.”
io non ho visto neanche quella radiofonica
23 aprile 2008 at 13:39
“pubblicità come quella della Saratoga (tutte le volte che la vedo spaccherei la tv)”
nel master non hanno ancora parlato del concetto di TARGET ?
credo che non sia quel tipo di silicone che interessa alle donne
23 aprile 2008 at 13:52
il mondo è bello perchè è vario:
non ho visto lo spot ma guardone o meno io m’indignerei perchè uno apprezza la bellezza della macchina e non la mia (me generico)
seconda cosa #2: stare a casa mentre gli altri escon a sgobbare per me è un godibilissimo lusso (me personale)
23 aprile 2008 at 14:26
certo che mi hanno parlato di target e ovviamente so perchè la saratoga fa una pubblicità del genere:
i suoi acquirenti sono al 99% uomini, ma cmq mi da noia!
nn ci posso fare niente..
io sono una fervente sostenitrice del girl power!! tutta colpa delle Spice..
23 aprile 2008 at 14:31
@AnnaRed:
io personalmente, ma appunto sottolineo PERSONALMENTE, trovo le pubblicità del Mulino Bianco stupide, offensive e poco attuali: come puoi passare alla tv, nel 2008, il concetto che la donna sta a casa ad aspettare marito e figli tutta felice e contenta??
dai, su..
23 aprile 2008 at 14:42
@estel26
io ci farei la firma
stefi
23 aprile 2008 at 17:38
quindi sei in target per le pannocchie e i galletti
23 aprile 2008 at 18:07
che orrore di macchina
23 aprile 2008 at 19:04
questo è aggredire una donna prima ancora de menaje……..se divento pubblicitaria prendo un uomo e lo tratto come una donna 😉
MasculineMaude
24 aprile 2008 at 08:40
E’ inutile nascondersi che i pubblicitari italiani sono alla frutta.
Aprite un canale satellitare qualsiasi e guardate quanto sono belli gli spot negli altri paesi europei…
Evidentemente (e non si capisce perché dovrebbe essere diverso da tutti gli altri ambiti), in Italia anche i pubblicitari sono scelti con criteri che prescindono dalle capacità creative
24 aprile 2008 at 09:12
@stefi
anch’io ci farei la firma…salvo che invece di pulire casa e fare il pane andrei al cinema al pomeriggio e mi farei le canne guardando la tv.
Mi sa che non sono in target per il Mulino Bianco.
@estel
non sapevo che fossi quasi dei nostri…benvenuta all’inferno allora ;-D
@bolognese
non è vero, molte agenzie italiane (tipo ninjamarketing, sartoria, g-com, anche lontane da Milano) lavorano un sacco sul guerrilla e sul viral e su mezzi pubblicitari alternativi.
Il fatto è che la pubblicità televisiva e la radio si adeguano al target, di cui già parlavamo prima…e guardando la tv e ascoltando la radio italiana (escludo radio rai che comunque è in costante perdita) ti fai un’idea di quanto la gente che guarda robe tipo xfactor/sanremo/amici/uomini e donne/c’è posta per te/fiction tipo Capri potrebbe apprezzare messaggi ironici e innovativi…
Si può anche provare a essere avanti, solo che si vincono i premi ma non si vende un cazzo. Tutto qua.
24 aprile 2008 at 09:58
Non ho prestato attenzione a questa pubblicità, ma il suo concept pre essere quanto meno offensivo. Fare facili ironie su un tema rilevante, come quello delle molestie psicologiche, è davvero profondamente maschilista.
24 aprile 2008 at 10:20
bella invece la pubblicità di lui che torna a casa tardi e vede la famigliola addormentata nel SUO letto e felice va a dormire nel lettino del bimbo invece…
maddechè?
ci vado a dormire nel lettino ma felice col cazzo
ognuno ha le sue dai
24 aprile 2008 at 10:22
far dormire i bambini nel lettone non solo è diseducativo, ma può causargli dei traumi
inoltre è deleterio per la coppia
Nick, ribellati!!!!!
24 aprile 2008 at 10:28
@Nick
padre degenerato dove sei stato fino a tardi?
Io ti avrei fatto dormire sullo zerbino…;)
mattarelloMaude
24 aprile 2008 at 11:07
Non ho visto nè sentito queste pubblicità, ma nemmeno quella delle coccinelle che trombano mi sembrava un granchè…
24 aprile 2008 at 12:11
Dai mo’, le pubblicità cavalcano il trend del momento e il trend del momento è lo stalking. Bona lè, non c’è tanto da indignarsi.
24 aprile 2008 at 12:15
no io mai
nel lettone mai
se mai capiterà sarà perchè è malata
ma se diventa una voglia vanno entrambe nel lettino
era la pubblicità, scherziamo?
24 aprile 2008 at 12:49
ma dove sono finite quelle belle pubblicità piene di gingle musicali, non sense tipo:
baleno e lavoro meno!
una notevole e carina ascoltata in radio…un utente chiama e chiede come fare per effettuare chiamate all’ifinito; e lui le consiglia di coniugare i verbi in are ere ire…..
e per navigare gratis?
le passo la capitaneria del porto….
questa mi piace 😉
ma non soppianterà mai la becera idea che il sesso vende un casino
lettura consigliata
26900lire, Frederic Beigbeder
educationalMaude
24 aprile 2008 at 12:49
nick scusa
per un momento ho avuto paura per te
24 aprile 2008 at 12:50
@maude
vende un casino
specialmente su internet
24 aprile 2008 at 14:00
in realtà il sesso in rete è quasi tutto gratis, l’industria del porno è in ginocchio (doppio senso voluto)
http://www.huffingtonpost.com/2008/01/11/porn-industry-threatened-_n_81177.html
24 aprile 2008 at 14:04
“Si può anche provare a essere avanti, solo che si vincono i premi ma non si vende un cazzo”
si ma la pubblicità italiana manco vince i premi, vedi cannes
24 aprile 2008 at 14:06
Mio figlio è rimasto nel lettone per 5 anni, per trombare noi si andava nel suo di lettone e il problema era risolto.
Quando si è accorto che noi andavamo a dormire nel suo letto si è indignato e ce lo ha proibito perchè il letto era suo.
Da quel momento in poi ha preso dimora stabile in camera sua.
Capisco però che non sia facile trovare bambini così piccoli che hanno la disponibilità di letti matrimoniali nella loro cameretta
24 aprile 2008 at 14:48
@goscartan
ogni caso è diverso credo, ma sta di fatto che se vai a vedere la maggior parte dei serial killer hanno avuto un rapporto di fisicità prolungata in modo anomalo con i genitori, specialmente la madre: tipo che sono stati allattati fino a 3 anni, che hanno portato il pannolino troppo a lungo o hanno dormito nel letto con i genitori fino a molto grandi…
…non per dire che tuo figlio sarà un serial killer, eh, per dire che non fa sicuramente bene….
24 aprile 2008 at 14:50
@droid
non intendevo che si paga per vedere il sesso, ma che far vedere il sesso gratis con un prodotto correlato aiuta a vendere il prodotto…digitando “sesso” su youtube escono 12600 risultati, mettendo il tag sesso a un qualsiasi video pubblicitario ti garantisci almeno la visione…
24 aprile 2008 at 14:55
eulalia immagino che tu abbia quattro figli
24 aprile 2008 at 17:09
Allattato per 10 mesi, rapporto morboso con sua madre direi proprio di no, visto che poi in definitiva noi migravamo quasi regolarmente nel suo letto e quand’anche qualcuno rimaneva nel lettone con lui quello ero io che ho il sonno pesante e non mi svegli neanche a calci
24 aprile 2008 at 17:55
@anna
no dodici nipoti
24 aprile 2008 at 17:56
@goscartan
ma scusa voi avevate un letto singolo? mica l’ho capita bene la dinamica della cosa sai;-D
24 aprile 2008 at 18:10
No, abbiamo solo letti matrimoniali; scusa ma la fretta…..Forse mi ero espresso male!
Only King size e cioè cm 195 per 210.
Mia moglie aveva una paura folle che il bambino cascasse dal letto, di conseguenza oltre ad adottare i soliti stratagemmi tipo sponde e cuscini vari ha ben pensato di prendere dei letti che fossero talmente grandi da potergli permettere di girovagare a suo comodo.
Ovvio che la stanza debba essere sufficientemente grande!
25 aprile 2008 at 11:25
Eu non ci abbandonare !!
25 aprile 2008 at 23:11
d’altra parte con tutti quei nipoti da andarci a pranzo come la zia del sugo knorr vorrei vedere te a seguire un blog, bufalo
ce n’è ancora?
finito!
26 aprile 2008 at 06:36
AnnaRed, voglio essere adottato da Eu come nipote !!
26 aprile 2008 at 09:52
Il fatto è che la pubblicità televisiva e la radio si adeguano al target, di cui già parlavamo prima…e guardando la tv e ascoltando la radio italiana (escludo radio rai che comunque è in costante perdita) ti fai un’idea di quanto la gente che guarda robe tipo xfactor/sanremo/amici/uomini e donne/c’è posta per te/fiction tipo Capri potrebbe apprezzare messaggi ironici e innovativi…
Ecco, credo che qui sia enunciato il problema in tutta la sua chiarezza: i pubblicitari italiani credono di adeguarsi al target, ma in effetti che ne sanno del target? Ne hanno un’idea molto vaga e approssimativa, costruita unicamente sul riflesso dei programmi televisivi: che idea si può fare del paese “vero”, uno che giudica attraverso la programmazione televisiva?
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: campagne pubblicitarie squallide e totalmente prive di mordente, condizionate dal pressapochismo dei loro creatori a ripetere fino all’esasperazione lo stereotipo del “più sesso, più vendite”.
Per chi non li conoscesse, rimando ai tre famosissimi spot della Bangkok insurance, girati (visibilmente) con pochi soldi, che hanno fatto il giro del mondo per l’incredibile tasso di creatività e di ironia che riescono a condensare in una manciata di istanti.
26 aprile 2008 at 15:04
il mio inutile commento è per dire che la penso esattamente come te.
26 aprile 2008 at 15:40
@ Bolognese800 : d’accordo sulla distanza tra classe dominante (politici e imprenditori, di cui i pubblicitari sono palesi servi) e popolo, però guarda che in italietta siamo messi anche peggio, perchè un bel culo fa ancòra scandalo nell 2008.
Ma sono meglio i bei culi delle facce da culo bipartisan dei nostri politici …
28 aprile 2008 at 09:51
bolognese, non posso dire che tu non abbia ragione…nel senso che spesso i pubblicitari hanno un’idea vaga del target.
Il fatto che la pubblicità venda o meno dipende dalla sua capacità di restare in mente, dal legame col prodotto e quindi da quanto invoglia all’acquisto, ma anche da altri fattori come la pianificazione dello spot e anche, per dire, dove è posizionato il prodotto es. nel supermercato.
La bellezza dello spot, ripeto, aiuta a fare brand ma non ha a ache fare con la vendita, non credo che dopo una bellissima pubblicità tu ti ricordi meglio di che prodotto si trattava, anzi spesso è vero il contrario:ti ricordi che la pubblicità era figa ma non la marca!
Questo per dire che i pubblicitari non credono che siano tutti come quelli che guardano il bagaglino il sabato sera, ma la maggior parte dell’audience premia la semplicità negli spot (spesso si tratta di una storia legata alla marca, es. coca cola è sempre stata più innovativa per dire di kinder).
Spesso si fanno degli spot molto commerciali perché possano piacere a tutti in tv, e magari si sceglie di lavorare in modo un pò più innovativo su altri mezzi, come internet o viral marketing, dove sei sicurao di trovare, come qui, un pubblico che apprezza cose un pò più raffinate-
28 aprile 2008 at 09:52
@bufalo
tutto questo affetto da te…sono quasi spaventata 😉
comunque per ora la decisione è rimandata, intento me ne vado a madrid una settimana e poi vediamo…
28 aprile 2008 at 09:53
Only King size e cioè cm 195 per 210
un paradiso
28 aprile 2008 at 18:03
@ Eu #52 : condividiamo quel Paradiso insieme … ti va ?
28 aprile 2008 at 18:36
Domanda pleonastica Bufalo
28 aprile 2008 at 20:06
@ Eu #54 : allora è un “sì” !?