Piccoli ma grandi piaceri della vita
16 luglio 2008
La vita è spesso tanto amara e per questo io faccio un abuso di zuccheri che sento che proprio mi vanno giù giù e poi vanno su su, fino al cervello. Lo zucchero mi fa l’effetto di una droga. 7 cucchiaini di zucchero nel mio tazzone di caffè latte mattutino, la mia pozione magica la chiamava qualcuno.
Con un poco di zucchero la pillola va giù… Che buono la crema giallona, quella con tanto uovo e tanto zucchero, senza scorza di limone che non mi ci piace. E la panna? Quella sbattuta a mano come fanno alcune gelaterie?
Ma la dolcezza che preferisco, quella dolcezza che mi cambia l’umore, la giornata, il momento e mi rende tutto rosa e la prima sorsata di Coca Cola fresca quando ne hai una voglia indiavolata.
E in quella calda et ventosa giornata riminese, Maude mi suggerisce un brano che restituiva la nostra gioia di sorseggianti fresche Cole, scritto però parlando della birra.
Il video, invece, è lo zucchero per le mie orecchie ipoddate di questi giorni.
La prima sorsata di birra. E’ l’unica che conta. Le altre, sempre più lunghe, sempre più insignificanti, danno solo un appesantimento tiepido, un’abbondanza sprecata. L’ultima, forse, riacquista, con la delusione di finire, una parvenza di potere… ma la prima sorsata! Comincia ben prima di averla inghiottita. Già sulle labbra un oro spumeggiante, frescura amplificata dalla schiuma, poi lentamente sul palato, beatitudine velata di amarezza. Come sembra lunga, la prima sorsata. La beviamo subito, con un’avidità falsamente istintiva. Di fatto, tutto sta scritto: la quantità, nè troppa nè troppo poca, che è l’avvio ideale; il benessere immediato, sottolineato da un sospiro, uno schioccar della lingua, o un silenzio altrettanto eloquente; la sensazione ingannevole di un piacere che sboccia all’infinito… intanto, già lo sappiamo. Abbiamo preso il meglio. Riappoggiamo il bicchiere, lo allontaniamo un pò sul sottobicchiere di materiale assorbente. Assaporiamo il colore, finto miele, sole freddo. Con tutto un rituale di circospezione e di attesa, vorremmo dominare il miracolo appena avvenuto e già svanito. Leggiamo soddisfatti sulla parete di vetro il nome esatto della birra che avevamo chiesto. Ma contenente e contenuto possono interrogarsi, rispondersi tra loro, niente si riprodurrà più. Ci piacerebbe conservare il segreto dell’oro puro e racchiuderlo in formule. Invece, davanti al tavolino bianco chiazzato di sole, l’alchimista geloso salva solo le apparenze e beve sempre più birra con sempre meno gioia. E’ un piacere amaro: si beve per dimenticare la prima sorsata.
La prima sorsata di birra. Ed altri piccoli piaceri della vita (Philp Delerm)
16 luglio 2008 at 11:36
non vorrei togliere tutta la poesia zuccherina e mielosa del post…
però i casi di diabete sono in aumento in tutto il mondo…
io credo molto nelle teorie del biochimico americano Barry Sears, che vede nei picchi e cali glicemici una buona parte delle cause dei nostri sintomi più comuni di malessere.
però, poi, ognuno ha i suoi vizi.
c’è chi fuma, e chi si bombarda di zuccheri. che ognuno scelga di che morte morire.
m
http://www.optizone.it/zona1.asp
16 luglio 2008 at 11:50
Io nel giro di 3/4 anni sono passata da 3 cucchiaini di zucchero in una tazzina di caffè a 1 solo.
Lascio?
Aeiouy
16 luglio 2008 at 11:57
Carino il libro, esiste anche in edizione super economica, della serie che servono pochi spiccioli puoi comprare una fettina di relax. Da leggere assolutamente.
(La prima sorsata di birra è ancora migliore se la birra è offerta)
16 luglio 2008 at 11:57
Io ogni tanto l’italiano lo lascio a casa, sorry.
16 luglio 2008 at 11:59
poi se vogliamo esagerare c’è pure quell’estremo di William Dufty che vede nello zucchero il male assoluto…
“Proprio come l’oppio, la morfina e l’eroina, lo zucchero è una droga distruttiva, che dà assuefazione, dal momento che ne consumiamo ogni giorno dappertutto – dal pane alle sigarette – tanto che tutta la società si può considerare pre-diabetica”
16 luglio 2008 at 12:23
Ascolta io_malo ma te non eri felice in questi giorni?
Aeiouy
16 luglio 2008 at 12:24
eh eh
pensa quando sono triste!!!
la smetto, o almeno ci provo…
m
16 luglio 2008 at 12:31
è risaputo che la MC Donalds mette lo zucchero nell’impasto del macinato dei suoi hamburger e che nel maercato americano la Coca cola è assaie più dolce.
a dire il vero in USA è difficile trovare una qualche bevanda, persino l’acqua, che non sia addizionata di una qualche schifezza dolcificante.
a parte tutto, tra pippe, piatti di pasta e due bustine di zucchero nell’unico caffè della giornata, penso di star messo bene pure io.
sempre meglio di MOBY, che sarà pure fuori dal circolo vizioso dei picchi di insulina nel sangue, ma è sbiavido da far pensare ad un morto che cammina.
16 luglio 2008 at 14:22
birra
e sai cosa bevi
meditate gente
meditate
16 luglio 2008 at 14:23
“quell’estremo di William Dufty che vede nello zucchero il male assoluto…”
ma il male assoluto non era il sale ?
16 luglio 2008 at 14:27
“Io ogni tanto l’italiano lo lascio a casa, sorry.”
“solo che faccio meno spray a destra e a manca”
non riesci a scrivere una frase senza una parola d’inglese ?
16 luglio 2008 at 15:17
Io ho detto la mia tempo fa, qua:
http://queenofdisco.splinder.com/post/16861224/22+COSE+%28%2B1%29+PER+CUI+VALE+LA+P
16 luglio 2008 at 15:46
Odio Battisti e tutti i suoi derivati…cmnq ieri “Quella carezza della sera” l’hanno fatta per ultima… dopo tre ore di barocckeggiamenti….
16 luglio 2008 at 16:05
Noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!
Hawa’! Non me lo dovevi dire!!!!!!!!!!!
Cacchio!
Aeiouy
16 luglio 2008 at 16:36
Sesso: è la droga migliore!
16 luglio 2008 at 17:12
Soccia…io da giovane credevo che il sesso fosse la meglio droga…ora sono indecisa fra panettone e pandoro!
16 luglio 2008 at 17:22
GuaLinnCobaci io invece fra le Gocciole Pavesi e il Grancereale Mulino Bianco, fa te…
16 luglio 2008 at 17:28
Gocciole Pavesi senza alcun dubbio, anche se il Grancereale fave cioccolato e nonsocosaltrocazzoancora fa sempre bene al core!
16 luglio 2008 at 17:41
panettone
totta la vetta!
stefi
16 luglio 2008 at 17:47
…togliendo il sesso opterei per il burro di arachidi!
16 luglio 2008 at 20:14
Battisti dove sei dove sei dove sei? Battisti non ci sei non ci sei non ci sei Battisti non esisti non esisti non esisti, esisti o non esisti? NOOOOOOOOOOOOOO
il top sarebbe stato una canzone di 5 minuti con solo sto ritornello dall’inizio alla fine, e la gente sotto il palco a saltarsi addosso
16 luglio 2008 at 23:54
bacardi brizer alla pesca
17 luglio 2008 at 09:13
Io soffro di dipendenza da formaggi, redbull, sigarette, sonno, libri.
17 luglio 2008 at 10:04
…oddio… erano i Binario???
17 luglio 2008 at 11:29
@14: Cosa, che odio Battisti?
17 luglio 2008 at 14:20
“…togliendo il sesso opterei per il burro di arachidi!”
pensa che invece marlon brando il sesso lo toglieva dopo avere optato per il burro, e non era nemmeno d’arachidi
17 luglio 2008 at 14:36
…sarà che sono una purista… e cmq, il burro di arachidi non credo che si presterebbe molto bene ai giochi di Brando… quello normale è più appropriato…
18 luglio 2008 at 17:59
c’è chi usa lo sputo.. e chi non sputa neanche.
state a far tante storie per le qualità del burro?
21 luglio 2008 at 13:51
com’è pane sputo e marmellata ?