il posto del cuore

Eros e Amore: dal festival alla radio
Puntata speciale di DiscoParty
Maria Cristina Santandrea ospite delle rubrica “Il posto del cuore”
sabato 16 maggio ore 21.30
radiocittàfujiko 103.1

Uno degli obiettivi del Festival della Psicologia, che si svolgerà a Bologna nei giorni 15,16,17 maggio a Bologna è l’interazione con il territorio bolognese. Oltre agli illustri ospiti che vi parteciperanno, il festival si apre alla svariate realtà cittadine. Una di queste, sarà la radio, che anche se non inserita nel programma ufficiale del festival, unirà la propria voce ai già noti partecipanti.
Sabato 16 maggio alle 21:30, all’interno del programma DiscoParty condotto da Patrizia Bottura ogni sabato sera sui 103.1 di  radiocittàfujiko, andrà in onda la rubrica Il posto del cuore, oramai appuntamento fisso per tutti coloro che vogliono raccontare le loro storie d’amore.
Ospite eccezionale della trasmissione sarà l’ideatrice del Festival, l’assessore Maria Cristina Santandrea, che, in veste di psicologa, darà consigli risponderà alle lettere per superare i problemi di cuore degli ascoltatori.
I cuori infranti potranno inviare le loro lettere all’indirizzo ilpostodelcuore@gmail.com.

Info:
www.radiocittafujiko.it
http://www.myspace.com/ilpostodelcuore

Finalmente

1 aprile 2009

sw_kissHo una notizia incredibile che ha anche un  risvolto molto doloroso.
Ho finalmente trovato il Principe Azzurro, la persona giusta, quello con cui vorrei fermarmi, far famiglia, progetti, quello con cui dividerei la mia dimora. Quello per cui rinuncerei al mio prezioso, e finora strenuamente difeso, status da single. Un uomo per cui ho il desiderio di essere geisha e badante al tempo stesso, una persona che mi basta guardarla negli occhi per capire cosa pensa, qualcuno che mi fa morir dal ridere anche se spesso, motivi per cui ridere, non ce ne sono. Ho capito che era la persona giusta quando ho sentito gli effluvi di energia che mi emanava, solo sfiorandogli il ginocchio. Per lui è la stessa cosa, me lo ha detto e lo so. Lui non capisce dove finisce lui e dove inizio io, dice che siamo una cosa sola, che non può prescindere da me, che ci apparteniamo e che lo rendo felice. Ha detto che vuole un figlio da me e, ora che le condizioni me lo permetteranno, sarò lieta di farlo con lui. E’ la persona giusta, lo so.
E perchè lo so? Perchè questi anni di blog mi sono serviti tanto, perchè il blog è stato terapeutico, perchè ho visto i miei limiti e, invece, di vederli solo come un difetto, da lì son partita per farne ricchezza. Ho trasformato una criticità in opportunità, come si dice spesso nel mio ambiente lavorativo.
E perchè lo dico proprio sul blog, io che non ho mai parlato dei miei casi? Qui sta il risvolto doloroso. Ho deciso di chiudere il blog, non ha più senso tenerlo aperto. Voglio seguire l’esempio di Maso e di Fede Mello. Di cosa potrei parlare? Di come sono felice? Sarei stucchevole. Delle gioie della mia futura maternità? Per quello, c’è già chi ne parla.
Per ora ho deciso così. Del resto questo spazio era già stato definito un "fu blog". La felicità, si sa, spesso non è creativa.
Vi bacio e vi abbraccio forte. Per le news, seguite i miei status su Facebook.

Amore è…

23 luglio 2008

loveisHo ricevuto, dopo molto tempo, una bella lettera di una lettrice che ha preferito rimanere anonima per la rubrica La posta del quore. La lettera, infatti, mi è giunta scritta con i ritagli di giornale incollati quindi non si riuscirà mai a risalire alla piccola scrivana desiderosa di trovare l’Amore, quello vero, quello con la A maiuscola.
Eccola.

Cara Aeiouy,
la mia riflessione sociologica potrà sembrare forse troppo lucida, razionale tendente al cinico, ma pochi, ci giurerei, saprebbero smentirla.
Me la giro…spesso scrutando i particolari connubi che sogliono chiamarsi coppie: coppie che conosco da tempo, coppie di neofiti, coppie di storici veterani. Ne scruto la fattezze e curioso con fare canino per carpirne l’ingrediente segreto…(anelerei accoppiarmi) ahimè mi sono fatta una poco brillante idea che esclude rare forme di connubi.
Le odierne coppie son compromessi (banalità); dalla mia indagine risulta che spesso si è scelto qualcuno di piacevole e il meno rompicoglioni possibile; coloro che -in linea con il tuo blog- definirei "diversamente amanti" sono e saranno e sarebbero costretti a soccombere nel loro -direi- sciocco tentativo di coppiaeincollarsi.
Dunque, Coppie, coppie di coetanei e non che uniti da sincera attrazione e condivisione, fondamentalmente hanno trovato come principale catalizzatore, tenendosi uniti e solidali il non rompersi reciprocamente i coglioni.
Intermezzo.
Scenetta patinata:
"Io e lui ci piacciamo, infatti stiamo insieme perchè ci piacciono le stesse cose"

In sostanza vigerebbe il "chi s’assomiglia si piglia", ma soprattutto il "chi non Si rompe i coglioni non si lascia"
Ora dov’è finita quella voglia di incontrarsi e scontrarsi, di scavare le memorie reciproche e di scandagliare le zone d’ombra dell’intimità assoluta. Dove sono finiti i litigi, le sfuriate, la voglia di provocare l’altro, la voglia di andare oltre le apparenze, la voglia di carpire il segreto cuore delle cose e delle persone?
Sono forse cose non più auspicabili a trent’anni? Non c’è tempo, non c’è più spazio? Non c’è voglia? Sono forse IO pretenziosa? Sto forse cercando un rapporto che avrei dovuto vivere tempo fa? sono forse diseducata ai sentimenti che tiene unita una coppia?
Vivo forse io di proiezioni? sono forse un’incredibile romantica? Non credo.
E se davvero vigesse il "chi s’assomiglia si piglia", ma soprattutto il "chi non Si rompe i coglioni non si lascia" dove potrei incontrare un rompicoglioni della mia stessa natura? Ripeto, dove potrei incontrare un rompicoglioni della mia stessa natura che non sia ovviamente un disadattato sociale?

Viaggio in Colombia

21 aprile 2008

Colombia

Sabato sera si parte alla volta di Mercato Saraceno per una festa di compleanno in campagna. Io avevo un umor nero, causa malanni di stagione e di incertezza sul da farsi, si parte, non si parte, io ho mal di schiena e non posso dormire in camporella con il sacco a pelo. A convocazione avvenuta, preparo una borsa al volo e parto alla volta della Romagna campestre.
Arrivata a destinazione, di fronte ad una tavola imbandita di ogni ben d’ Iddio, comincio ad avere dolori di chiara origine mestruale. Cribbio! Che faccio? Devo pure mettere la musica. Respiro, ingurgito un Aulin, mangio qualcosa di secco e lentamente i malesseri scompaiono. Faccio delle chiacchiere con un’amica che mi dice che, nonostante il suo aspetto fosse solare, dentro aveva un incazzo raro dovuto all’ultima storia che aveva avuto con un tizio. Mi racconta che si era subito intesa con quest’uomo e che le cose sembravano andassero bene, gran feeling e poi solite cose, messaggi non risposti, incomprensioni e inevitabili distanze. Io l’ascolto interessata, come se fosse la Posta del quore di Aeiouy, anche se lei di certo non voleva mezzo consiglio da me, ed io con rassegnata consapevolezza le dico “Cara mia, cosa pretendi? È un uomo! Il problema è questo: a te piacciono gli uomini e non le donne e finchè sarà così dovrai combattere con questi muri che mettono di fronte al palesarsi di un rapporto che preveda in qualche modo uno scambio”. Lei mi guarda e mi dice che neanche le femministe più estreme amiche sue considerano così poco il maschio. Però sembrava apprezzare il mio punto di vista e la mia sicurezza Zen di fronte all’accettazione supina delle più nefande caratteristiche maschili perché se i maschi ci piacciono,dobbiamo prenderli per quello che sono, con le loro debolezze, le loro insicurezze e con la loro naturale inferiorità. Senza farglielo capire, però. Accondiscendere è la parola d’ordine. Sorridere sempre a occhi sgranati, questo il passepartout per questi eschierichia coli.
Al risveglio, dopo una notte sul pavimento dentro un sacco a pelo in cui ho russato a tal punto da levare il sonno a chi mi circondava – io l’avevo detto che stavo male! – lucida e di buon umore ascolto il dolce battibecco di due fidanzati che si erano fatti la notte in tenda. Pare che lui tenda ad allargarsi troppo nella notte, sia in campeggio sia nella quotidianità casalinga, e che a lei rimanga solo un angolino per giacere degnamente. Ed io, in modalità Natalia Aspesi, suggerisco di mettere un divisorio nel letto, che divida equamente le parti oppure di fare un conteggio in millesimi del letto come nei condomini, in modo tale da assegnare una giusta quantità di letto a seconda della superficie occupata dai corpi. Per le coccole, aggiungo, c’è tempo prima e ci sarà spazio al risveglio, dopo aver fatto il sonno dei giusti. E i due mi guardano soddisfatti e quasi convinti.
E mentre dispenso consigli a destra e a manca in materia di affari di cuore, penso a me stessa come a quel redattore della Lonely Planet che ha scritto la guida della Colombia senza averci mai messo piede. La mia fervida fantasia somiglia a quella di Salgari che ha scritto volumi e volumi su terre esotiche non essendosi mai mosso da Genova. E come lui incanto il mio pubblico ostentando sicumera sulle vicende di coppia che per me sono altrettando vissute come una nuotata nel Mare dei Sargassi.
In fondo siamo tutti molto bravi in teoria, specialmente quando si tratta dei cazzi degli altri.

Rapporti zodiacali

17 marzo 2008

segni zodiacali moCoriandola mi ha scritto un’altra letterina. Lei ha molta fiducia in La posta del quore.
Scorpione indefesso lui, verginella fessa io. Il sesso andava alla perfezione, tutto il resto non c’era. Risultato: infiniti lutti miei, ben più pesi di quelli degli Achei. E la mia domandaiuola è: se dopo un po’ lui è scappato dicendo che non se la sentiva, che avevamo aspettative diverse, che io ero il sole ma lui la tenebra, che bastava lasciarsi via mail perché un confronto diretto non avrebbe migliorato le cose, che rivedersi amichevolmente sarebbe stata un’ipocrisia, che in futuro l’iniziativa per non perderci avrei comunque potuto anzi dovuto prenderla io…, che insomma – parlandoci chiaro come lui non fece – semplicemente lui non era innamorato, PERCHE’ adesso, dopo uno stallo fisiologico da codone-di-paglia, si fa di nuovo e di tanto in tanto vivo, puntuale come le mestruazioni?
Cara Coriandola, come ti ho esposto mille volte, le Verginelle gli Scorpioni li devono lasciar perdere, anzi, devono ritirar fuori dalla cantina gli anfibi con il carrarmato e la punta di ferro e schiacciarli senza dar loro la possibilità di risollevarsi.
Cosa dicono i lettori?

Approcci

12 marzo 2008

69Oggi pubblico la seconda lettera della rubrica La posta del quore di Aeiouy. La missiva è stata scritta da una trentenne che ci racconta l’approccio subito da un simpatico quarantenne.
Aperitivo con 40enne non brutto, colto, separato ma non depresso, cioè di quella seconda ondata di uomini meno fuggitivi e un pochino più dotati di solidità rispetto alla miriade di trentenni mucciniani irrisolti. La conversazione procede brillantemente fino a che lui se ne esce con un promo che stride come un vinile graffiato: “Sai, io so suonare molto bene la figa”. Cara Aeiouy, noblesse oblige a parte, io tendo a sospettare di chi si loda e si imbroda… e la sua ars poetica mi ha fatto passare la voglia di verificare… Che ne pensi?
Carissima, cosa vuoi che ne pensi. Se questi sono gli uomini in circolazione, rimpiango di non essere suora o lesbica.
A voi la parola!

Amori multipli

4 marzo 2008

CONFETTI CUORI ROSSIRicevo e volentieri pubblico la prima lettera alla rubrica La posta del quore di Aeiouy. dopo la parentesi sanremese di questo blog.

Cara Aeiouy,
tempo fa mi sono trovata a discutere di "amori multipli", li chiamavano così, intendendo chi – uomo o donna che sia – si trovi ad amare due persone ( anche totalmente differenti) ma con la stessa intensità.. mi ha incuriosita parecchio, e dalla discussione ho anche trovato plausibili risposte a tanti tradimenti… Tu cosa ne pensi?

Cara,
l’amore multiplo, molto spesso, mi sembra un alibi per tenere in piedi più storie. E’ un atteggiamento tipicamente maschile di tenere il piede su due o più staffe. Il nostro tempo ci porta ad essere onnivori ma il rispetto per le persone non deve mai venir meno.
La parola ai lettori, adesso.